Fra i luoghi della memoria dei Renazzesi, un particolare ricordo è riservato ai "GORGHI", ultima testimonianza del contatto fra il fiume ed i suoi abitanti.
In questo luogo compreso fra via Renazzo, via Lamborghini e via Paratore, si trovava uno stagno, eredità del vecchio corso del Reno "ove il Reno, un tempo, contenuto dall'argine Paratore, frenava la sua corsa per placarsi poi nelle "basse" ove un tempo si faceva il bucato, si andava per i primi approcci amorosi, per cantare o per stare insieme".
L'abbandono negli anni cinquanta ne decretò la morte lenta, prima a causa delle canne che l'invasero, poi per i rifiuti delle segherie e i detriti che vi riversarono.
Da area dimenticata ad area che nella memoria riaffiora, da area ripudiata ad area ripristinata.
Nel 1995 la Partecipanza Agraria di Pieve di Cento, proprietaria dell'area, ha sentito il dovere ed avvertito l'esigenza di dover contribuire al miglioramento della qualità della vita restituendo i "Gorghi" alla sua gente.
Nel marzo dei 1998 è stata formalizzata la convenzione tra Partecipanza Agraria di Pieve di Cento e il Comune di Cento per il completamento del progetto di base per la realizzazione del Parco e fu costituito il "Comitato per la valorizzazione dei Gorghi" creando un'area polifunzionale estesa di circa 2 ettari con valenza di ripristino ambientale e spazio culturale- ricreativo.
Inaugurato nell'ottobre del 1998 e sito in via Lamborghini, il Parco testimonia le origini del nostro territorio, grazie alla zona boschiva ricca di piante autoctone, al macero e alle siepi che nell'insieme rievocano immagini paesaggistiche di un'antica pianura nell'epoca antecedente lo sviluppo dell'agricoltura industrializzata e dell'urbanizzazione.
Realizzato su iniziativa congiunta della Partecipanza di Pieve e del Comune di Cento, "I Gorghi" rappresenta l'oggettiva volontà di concorrere al miglioramento della qualità della vita dei Centesi e della valorizzazione del territorio, dimostrando, in tal modo, una spiccata sensibilità ambientale e un concreto impegno per il benessere della collettività.
